Data | Ora |
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09/02/2022 | Dalle 21 |
10/02/2022 | Dalle 21 |
11/02/2022 | Dalle 21 |
12/02/2022 | Dalle 15.30 |
Dalle 21 | |
13/02/2022 | Dalle 15.30 |
durata 1 ora e 50 minuti
La storia
Protagonista della vicenda è la famiglia Cantone, proprietaria di un grosso pastificio, con le sue radicate tradizioni culturali alto borghesi e un padre desideroso di lasciare in eredità la direzione dell’azienda ai due figli. Tutto precipita quando uno dei due si dichiara omosessuale, battendo sul tempo il minore tornato da Roma proprio per aprirsi ai suoi cari e vivere nella verità...
Lo spettacolo
Ferzan Ozpetek firma la sua prima regia teatrale mettendo in scena l’adattamento di uno dei suoi capolavori cinematografici. Proprio sulla trasposizione si interroga il regista: “Come trasporto i sentimenti, i momenti malinconici, le risate sul palcoscenico?
Questa è stata la prima domanda che mi sono posto, e che mi ha portato un po’ di ansia, quando ha cominciato a prendere corpo l’ipotesi di teatralizzare Mine vaganti. La prima volta che raccontai la storia al produttore cinematografico Domenico Procacci, lui rimase molto colpito aggiungendo entusiasta che sarebbe potuta diventare anche un ottimo testo teatrale. Oggi, dietro invito di Marco Balsamo, quella prospettiva si realizza con un cast corale e un impianto che lascia intatto lo spirito della pellicola.”
Perché vederlo?
Prosegue il regista: “Ho optato per un ritmo continuo, che non si ferma anche durante il cambio delle scene e non lascia spazio alla noia. Merito di Luigi Ferrigno che si è inventato un gioco di movimenti con i tendaggi, delle luci di Pasquale Mari e dei costumi di Alessandro Lai, colorati e sgargianti. Una commedia dove lo spettatore è parte integrante della messa in scena e interagisce con gli attori, che spesso recitano in platea come se fossero nella piazza del paese. La piazza/pubblico è il cuore pulsante che scandisce i battiti della pièce.”