Lampyris Noctiluca - Residenze artistiche 2022/2023

Venerdì 2 dicembre - ore 19.30 - Teatro dell'Osservanza

02 dicembre 2022




Lampyris Noctiluca

di e con Aristide Rontini

nell’ambito del progetto Residenze Artistiche 2022/2023
dell’Area Cultura - Comune di Imola

 

Venerdì 2 dicembre, alle ore 19.30, si svolgerà presso il Teatro dell’Osservanza (via Venturini 18 – Imola) una prova aperta al pubblico della performance di teatro/danza Lampyris Noctiluca, di e con Aristide Rontini, performer, coreografo e praticante di danza di comunità imolese. Ingresso libero e gratuito.

 

Lampyris Nocticula è il nome scientifico per quella che comunemente chiamiamo lucciola.

 

Lo spettacolo nasce dall’invito a dialogare con la vasta eredità poetica, letteraria, intellettuale e cinematografica di Pierpaolo Pasolini. E così durante questo ricco viaggio di scoperta e approfondimento nell’universo pasoliniano mi imbatto in questa immagine delicata ma potente che trovo nel celebre articolo contenuto negli “Scritti corsari” e chiamato per l’appunto “L’articolo delle lucciole”. Questo essere luminescente e in via d’estinzione gli serve per creare la distinzione tra due tempi: un tempo “prima della scomparsa delle lucciole” e un tempo “dopo la scomparsa delle lucciole”. La realtà gli suggerisce un’immagine che diventa immediatamente poetica perché capace di richiamare a sè le diverse trasformazioni ecologiche, antropologiche e politiche in atto nel suo tempo. 

La lucciola evoca in me un paesaggio notturno, un gioco di intermittenze seducente e misterioso, un’oscurità lontana dalle abbaglianti luci del presente che meglio consente di lanciare barlumi di racconto, pensiero e emozione. Mi invita anche a immaginare a una pratica del corpo che risvegli il desiderio, il proprio desiderio così necessario per contrapporsi dolcemente alle tensioni talvolta apocalittiche del nostro tempo ed esistere.

Un ritorno alla corporeità sottile fatta di tenui barlumi nell’oscurità piuttosto che delle accecanti luci del presente può creare una possibile frattura nella visione e riaprirci alle lucciole?

Pratiche di micro-movimento, di pulsazione, di fluttuazione, di intermittenza, di apparizione e sparizione, di ripetizione e variazione e di graduale, trasformazione del corpo affiancate alle letture dei testi pasoliniani e altri testi, come per esempio “Come le lucciole” di Georges Didi-Huberman, sono i trampolini di lancio per una mia personale ricerca coreografica tesa alla creazione di una processualità corporea innervata da immagini sfuggenti capace di relazionarsi allo spettatore come gioco dialettico dello sguardo e dell’immaginazione, di suscitare il desiderio della visione e di offrirsi come possibile sopravvivenza dell’inestinguibile e fragile grazia dell’esistenza.

Aristide Rontini

 

Questa performance si inserisce in un percorso biennale intitolato “Progetto Pasolini”, incentrato sul corpus poetico pasoliniano.

Lampyris Noctiluca è la conclusione della prima fase di questo percorso, iniziato il 15 novembre con una residenza creativa presso la Sala Annunziata di Imola, volta a delineare le linee drammaturgiche dei diversi linguaggi e la messa in scena di una performance della durata di circa 15 minuti a cui tutto il pubblico imolese potrà assistere al teatro dell’Osservanza nella giornata di venerdì 2 dicembre, alle ore 19.30. Si condivideranno con il pubblico alcuni frammenti del lavoro e seguirà un breve dialogo informale con l’artista.

 

In questa prima fase di lavoro Aristide Rontini si avvale della collaborazione della Dramaturg Gaia Clotilde Chernetich, del Music Composer Vittorio Giampietro e della Light Designer Giulia Pastore.

Il progetto è in collaborazione produttiva Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Ass. Cult. Nexus – Aps ed è realizzato con il sostegno di Versiliadanza, Progetto Residenze Artistiche 2022/2023 Area Cultura Comune di Imola, Onassis AiR nell'ambito del progetto Europe Beyond Access, cofinanziato dal programma Europa Creativa.  Si ringrazia Altriballetti.

 

Biografia di Aristide Rontini

Aristide Rontini è performer, coreografo e praticante di danza di comunità.

Si è diplomato come danzatore alla Codarts – Rotterdam Dance Academy nel 2010. Ha lavorato come performer per Simona Bertozzi (It), Michela Lucenti/Balletto Civile (It), Candoco Dance Company (Uk), Alessandro Carboni (IT), Alessandro Schiattarella/BewegGrund (Ch), Teatro Della Tosse (It), Angelica Liddell (Sp), Carl Olof Berg/Spinn (Sv), Vahan Badalyan (Armenia) e Diego Tortelli/Aterballetto (It). Negli ultimi anni ha sviluppato una propria ricerca artistica, presentando i lavori “It move me”, “Giovane Notturno”, “Talitha Kumi”, “Alexis” e “Alexis 2.0”. La sua ricerca si interroga sulla dimensione dell'identità, sul rapporto tra individuo

e società e sul rapporto tra uomo e natura. E’ interessato al linguaggio coreografico, alla multidisciplinarietà, alla letteratura e al cinema. E’ Danzeducatore® in danza educativa e in danza di comunità. La sua pratica artistica incontra spesso comunità di non professionisti in progetti tesi alla trasmissione di pratiche corporee, allo sviluppo di tematiche specifiche attraverso il linguaggio coreografico o ibridato con altri linguaggi o alla creazione di eventi performativi. A seconda del progetto incontra gruppi intergenerazionali o con specifiche caratteristiche e fasce d’età, e a seconda degli obiettivi le modalità adottate sono più o meno partecipative. È stato coinvolto in diversi progetti europei volti a sostenere artisti con disabilità e sull’accessibilità della fruizione artistica per un pubblico cieco o sordo.

Nel 2020, insieme ad altri artisti italiani con disabilità, fonda Al. di. Qua. Artists, un gruppo di nuova costituzione all'avanguardia nella difesa dell'autonomia e dei diritti degli artisti disabili in Italia.