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NELLE MANI DI ANNA

Il nuovo spettacolo di Marinella Manicardi ambientato nella Bologna settecentesca

19 aprile 2018
Teatro Stignani Via Verdi, 1 - 40026 Imola (BO) IT
Alle ore 21:00
Autore: Federica Iacobelli e Marinella Manicardi
Regista: Marinella Manicardi
Musiche: Daniele Furlati
Coreografia: Anna Redi
Scene: Davide Amadei
Costumi: Davide Amadei

In un giorno di metà Settecento, nell’antico palazzo di Bologna dove Anna vive e lavora aiutata da Cerusico, arriva Émilie, misteriosa come il motivo della sua visita. Perché è venuta fin qui da Parigi? Come mai è mascherata? E che cosa la rende ora inquieta e trepidante, ora reticente e aggressiva?

Anna Morandi Manzolini (1714-1774) ed Émilie marchesa du Châtelet (1706 - 1749) sono personaggi ispirati a figure storiche. Anna, ceroplasta e anatomista famosa in tutta Europa, ha già sezionato più di mille cadaveri e partorito otto figli. Sa riprodurre gli organi di senso con tale precisione da intuirne il legame con il cervello. Nel corpo cerca i nessi tra gesto e volontà, stimolo e controllo: da dove nasce il movimento? Da quale muscolo, nervo, impulso, da quale desiderio?

Anche Émilie è famosa. Nobile, illuminista, letterata, matematica e fisica, studiosa degli astri e traduttrice dei Principia Mathematica di Isaac Newton, ha vissuto a lungo con il suo amante Voltaire in un castello del marito, lasciato con i figli a Parigi.

Émilie è mondana quanto Anna è schiva, libertina quanto l’altra fedele, aerea dove l’altra è terrigna. Eppure, mentre intorno il mondo cambia, mentre la scienza e la tecnica creano nuovi alfabeti e gerarchie, tra attacchi e sospetti le due donne trovano anche alleanze nella comune passione per il proprio lavoro, nel desiderio di trasmetterlo, nell’indipendenza delle idee da difendere contro re, papi o accademie. Tra loro sta Cerusico, personaggio d’invenzione: aiutante di Anna, chirurgo, cavadenti, barbiere, calzolaio per signora e dispensatore all’occasione di pozioni magiche per il malocchio o la gotta, o di filtri d’amore, Cerusico conosce bene la città e sa che Anna ha modellato, oltre agli organi di senso, anche genitali di una precisione tale da incuriosire gli illustri stranieri di passaggio in Italia per il Grand Tour. E se avesse a che fare proprio con questi, la misteriosa visita della francese?

Non sappiamo se un incontro tra Anna Morandi Manzolini ed Émilie du Châtelet sia mai avvenuto. Probabilmente no, ma a noi è piaciuto immaginarlo. Una visita pervasa dalla tensione sottile e persistente data non solo dal suo movente a lungo sconosciuto, ma anche dalle differenze sociali, culturali e caratteriali di due donne accomunate dall’interesse eccezionale per la scienza, la conoscenza, lo studio. Forse Anna ed Émilie non si sono incontrate nella storia grande, ma il teatro può condensare spazi e tempi come solo l’arte, che la scienza spia, sa fare. E poi le memorie sono come sogni in fondo, mescolano i concetti e gli oggetti, il reale e l’ideale, per farsi infine più nitide, più vere del vero.

 

Federica Iacobelli e Marinella Manicardi