Data | Ora |
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13/03/2019 | Dalle 21:00 |
14/03/2019 | Dalle 21:00 |
15/03/2019 | Dalle 21:00 |
16/03/2019 | Dalle 15:30 |
Dalle 21:00 | |
17/03/2019 | Dalle 15:30 |
Durata
1 ora e 40 minuti
Prevendita
I biglietti per lo spettacolo sono in vendita presso la biglietteria del Teatro Ebe Stignani, in via Verdi n. 1/3 sabato 9 marzo dalle ore 16 alle ore 19.
La vendita dei biglietti on-line sulla piattaforma Vivaticket avrà inizio al termine della prevendita al botteghino, a partire dalle ore 20.
La storia
In una sera come tante altre cinque amici quarantenni, tutti appartenenti alla media borghesia, si incontrano a una cena. Oltre ai padroni di casa, ci sono il fratello di lei che fa l'agente immobiliare e la sua compagna in ritardo per impegno di lavoro, mentre l'amico single (sospettato di essere omosessuale) è trombonista in un'orchestra sinfonica. Quella sera, il fratello comunica alla compagnia che diventerà padre. Felicitazioni, baci e abbracci. Poi le solite domande: sarà maschio o femmina, che nome gli metterete? Il futuro papà non ha dubbi che sarà maschio. Non solo, i genitori hanno già scelto il nome per il piccolo, un nome che evoca imbarazzanti memorie storiche.
Il cast
La nuova messinscena di Le prénom mantiene inalterati musicalità e ritmo della versione francese, anche grazie alla capace disinvoltura di tutti gli attori. Una commedia divertente, che mette a proprio agio lo spettatore grazie a un susseguirsi continuo di situazioni che poggiano su un dialogare intelligente e arguto.
Lo spettacolo
Rappresentato per la prima volta a Parigi nel 2010, Le prénom ottenne sei nomination al Prix Molière dell'anno seguente e fu adattato subito per il grande schermo dai suoi stessi autori (il film uscì in Italia con il titolo Cena tra amici). Tre anni dopo, Francesca Archibugi ne fece un nuovo adattamento cinematografico con il titolo Il nome del figlio, protagonista Alessandro Gassmann.
Perché vederlo?
Quarantenni a confronto tra colpi di scena, battute comiche, amicizia, rancori e legami profondi. Una serata conviviale a casa di due professori dichiaratamente di sinistra (liceo lei, università lui) degenera, tra offese reciproche che non mancano di ferire tutti. Nasce così il ritratto di una generazione allo sbando, dove chiunque ha qualche segreto da nascondere o da rinfacciarsi. Tra parenti e amici inizia un gioco di provocazione e di verità non dette che si allarga sino a travolgere il pubblico con una sequenza di battute argute e dialoghi esilaranti.